Intervenendo alla conferenza bilaterale sulla ricostruzione dell'Ucraina organizzata dal Ministero italiano degli Affari esteri a Roma, la Vicepresidente della BEI, Gelsomina Vigliotti, ha illustrato il sostegno della BEI all'Ucraina. La Vicepresidente Vigliotti ha accolto inoltre con favore il sostegno dell'Italia, pari a 100 milioni di €, a favore dell'iniziativa della BEI "UE per l'Ucraina".


Verificare dopo la consegna.


>@Italian MFA
© Italian MFA

Eccellenze, colleghi, gentile pubblico, 

permettetemi di ringraziare il governo italiano per l'organizzazione dell'evento di oggi e per averci riuniti. È un traguardo importante nel sostegno che l'Italia e l'UE stanno fornendo all'Ucraina!

Ringrazio il paese che ci ospita per il suo impegno a livello internazionale, ma anche attraverso un concreto aiuto militare, economico e umanitario.

In qualità di banca dell'Unione europea, la Banca europea per gli investimenti è stata molto attiva in Ucraina fin dal 2007.

Abbiamo erogato al governo ucraino più di 7 miliardi di € di finanziamenti, rendendo così la BEI uno dei maggiori finanziatori multilaterali nel paese.

Dopo l'occupazione delle zone orientali dell'Ucraina e l'annessione della Crimea da parte della Russia nel 2014 abbiamo incrementato le attività in Ucraina. In concreto, abbiamo fornito le risorse per finanziare più di 200 progetti per aiutare a rinnovare e ripristinare le infrastrutture critiche nelle città di tutto il paese, per prestare assistenza alle persone che sono fuggite dal conflitto e alle città che hanno accolto un gran numero di rifugiati.

Durante la guerra in corso non ci siamo fermati. Da quando l'anno scorso i primi carri armati russi hanno varcato il confine, iniziando una vera e propria invasione, abbiamo fatto il possibile per sostenere l'economia dell'Ucraina negli ultimi 14 mesi, concentrandoci su progetti di investimento chiaramente identificati che hanno ritorni sociali elevati e un impatto economico immediato.

Ci siamo mossi in fretta, non rallenteremo.

Essere al fianco dell'Ucraina è molto più di un imperativo morale; non solo con armi e munizioni, ma anche attraverso il sostegno materiale a un'economia e a una popolazione molto resilienti, che continuano a lavorare, produrre e rendere possibile la resistenza dell'Ucraina.

È quello che sappiamo fare meglio. E sarà la nostra forma di solidarietà al popolo ucraino e il nostro impegno per sostenere un'Ucraina indipendente e migliorare la vita della sua popolazione.

Tutto quello che facciamo oggi per sostenere l'economia faciliterà gli sforzi di ricostruzione futuri.

In pieno coordinamento con il governo ucraino e le istituzioni finanziarie internazionali omologhe stiamo finanziando progetti in settori fondamentali dell'economia: energia, strade e ferrovie. Settori cruciali anche per una rapida integrazione nell'Unione europea.

Molte scuole, ospedali e unità di edilizia residenziale che abbiamo finanziato sono già state completate negli ultimi 12 mesi. Quest'anno ne saranno aperte molte di più. Tutto ciò è stato possibile grazie alla stretta cooperazione con il governo ucraino, la Commissione europea e i nostri azionisti, tra cui l'Italia.  

Ora è giunto il momento di aumentare ancora il sostegno.

L’ultima valutazione rapida, in ordine di tempo, dei danni e dei bisogni, effettuata dal governo ucraino di concerto con l'UE, l'ONU e la Banca mondiale, ha stimato che occorrono 14 miliardi di dollari per soddisfare le priorità di attuazione più urgenti che devono essere affrontate nel 2023.

Vorrei attirare la vostra attenzione su questo. Si tratta degli investimenti più urgenti che non possono aspettare fino alla fine del conflitto o all'attuazione di una soluzione generale per la ricostruzione dell'Ucraina.

Dobbiamo tutti affrontare queste esigenze adesso!

E a coloro che criticano gli investimenti nella ricostruzione in questo momento, mentre le ostilità ancora scuotono il paese, dico che è fondamentale sostenere l'economia e la popolazione per evitare ulteriori perdite e danni.

Stiamo lavorando pertanto con le autorità ucraine per la messa a punto di una riserva forte di interventi, che sostenga i servizi pubblici e la ripresa dell'economia reale per due miliardi di € complessivi.

La BEI ha un'esperienza incomparabile nell'attuazione di progetti infrastrutturali e presto ci attiveremo per trasformare questi progetti in migliori condizioni di vita per la popolazione ucraina.

Progetti come l'ampliamento e la modernizzazione degli ospedali di Kiev e Odessa, il nuovo sistema nazionale per le chiamate di emergenza, le scuole, le strutture per l'istruzione e altri edifici pubblici a Dnipro, Sumy e Zaporizhia, il restauro di decine di ponti e centinaia di chilometri di strade e ferrovie per aumentare la capacità dei sistemi di trasporto pubblico nelle città e in tutto il paese attraverso i principali corridoi logistici, la ricostruzione della rete per l'acqua potabile e le fognature in tutto il paese e, infine, importanti risorse per garantire che il settore privato dell'Ucraina continui a crescere.

Tutto ciò sarà possibile grazie agli strumenti di condivisione del rischio destinati alle banche locali in Ucraina, per sostenere le piccole e medie imprese e i fondi azionari, al fine di garantire che gli investimenti stranieri diretti, come quello promosso dal governo italiano in questa conferenza, continuino ad arrivare in Ucraina.  

Per realizzare il prima possibile questi progetti essenziali, di recente gli Stati membri dell'UE hanno approvato l'istituzione di un nuovo fondo fiduciario che consente alla BEI di finanziare questa riserva di progetti.

Il fondo fornisce garanzie parziali per i prestiti della BEI, nonché prestiti agevolati e finanziamenti a impatto, e rappresenterà una soluzione ponte che consente alla BEI di continuare a finanziare i progetti urgenti e critici sotto l'egida dell'UE, fino al momento in cui si potrà individuare una soluzione più permanente.

Stiamo lavorando con la Commissione europea e tutti i potenziali finanziatori per rendere operativo il fondo. Per velocizzare l'attuazione del progetto e aumentarne l'impatto, i nostri azionisti hanno stanziato anche 100 milioni di € di assistenza tecnica della BEI.

Quest'ultimo punto in particolare è il lascito visibile dell'impegno della BEI per la ricostruzione duratura dell'Ucraina. Una dotazione così importante per l'assistenza tecnica aiuterà le autorità locali a individuare i bisogni, pianificare le spese e ideare i progetti migliori da attuare in base alle esigenze del paese.

Tutti i progetti che ho citato non serviranno solo a rafforzare l’attuale tenuta dell'Ucraina di fronte all'aggressione russa, ma agevoleranno letteralmente il percorso di adesione del paese all'UE, come sappiamo dalle precedenti esperienze dei nuovi paesi che hanno aderito all'Unione.

Con la nostra esperienza di integrazione delle economie dell’Europa orientale nel mercato unico dell'UE, alla BEI sappiamo bene come garantire rapidamente le condizioni che consentono la crescita dell'economia. 

Per questo collaboreremo con la Commissione europea per assegnare ancora più risorse a medio termine, con il sostegno del bilancio dell'UE.

Nei prossimi mesi le attività della BEI in Ucraina saranno complementari e andranno ad aggiungersi all'assistenza macrofinanziaria dell'UE, di cui l'Italia è stata strenua sostenitrice. Siamo pronti anche a lavorare con i partner italiani sul sostegno ai settori e ai progetti di importanza reciproca, dalla resilienza delle infrastrutture energetiche, passando per l'efficienza energetica fino alle infrastrutture locali, all'agricoltura ai trasporti, all'edilizia e molti altri.     

Vi ringrazio per l'attenzione e ribadisco il nostro impegno a sostegno dell'Ucraina.