La BEI ha accordato all’ENI S.p.A due prestiti: uno diretto al potenziamento del Gasdotto Transmed, che trasporta gas algerino all’Italia attraverso la Tunisia, e l’altro per la costruzione di un impianto di cogenerazione nei pressi di Ferrara.

La Banca europea per gli investimenti (BEI) e l’ENI S.p.A hanno firmato il 28 novembre scorso a Milano due contratti di prestito destinati a co-finanziare due progetti strategici:

  • un prestito di 200 milioni di euro per la costruzione di una centrale elettrica a ciclo combinato (elettricità e calore) nel polo petrolchimico nei pressi di Ferrara e
  • un prestito di 185 milioni di euro per il potenziamento della capacità del Gasdotto Transmed, che comporterà un incremento delle forniture di gas naturale algerino all’Italia e all’UE, attraverso la Tunisia. La maggiore capacità di trasporto, derivante dal potenziamento, è stata completamente assegnata attraverso una procedura trasparente e non discriminatoria.

I due contratti sono stati firmati dai Vicepresidenti della BEI Philippe de Fontaine Vive e Dario Scannapieco, responsabili rispettivamente del Fondo euromediterraneo d’investimento e di partenariato (FEMIP), e delle attività di finanziamento in Italia.

Il prestito riguardante il Gasdotto Transmed è stato accordato all’ENI S.p.A, che gestisce il tratto tunisino del pipeline, per il tramite della sua controllata Trans-Tunisian Pipeline Company Ltd. (TTPC).

Il sostegno alle opere di potenziamento del Gasdotto Transmed – che è stato definito asse energetico prioritario dagli Stati membri europei - è in linea con una delle priorità strategiche dell’Unione: soddisfare la domanda crescente di energia e garantire l’efficienza e la sicurezza degli approvvigionamenti.

Sia l’Algeria che la Tunisia beneficieranno di maggiori introiti di valuta estera: l’Algeria sarà in grado di aumentare le esportazioni di gas naturale, mentre la Tunisia riceverà ulteriori forniture di gas, a titolo di tassa di transito nel quadro della concessione riguardante il gasdotto, realizzando sostanziali risparmi sul costo dell’energia importata per il consumo interno. La costruzione e la gestione permanente di due nuovi impianti di compressione porteranno inoltre alla creazione di un elevato numero di posti di lavoro, soprattutto in Tunisia.

La realizzazione della centrale di cogenerazione di Ferrara, che sarà gestita dalla controllata del Gruppo ENI Società Enipower Ferrara S.r.l. (SEF), contribuisce al raggiungimento di diversi obiettivi: soddisfare la domanda crescente di elettricità nel Paese, ridurre la dipendenza dalle importazioni di energia elettrica (favorendo, allo stesso tempo, la sicurezza degli approvvigionamenti) e facilitare il processo di dismissione di impianti obsoleti alimentati a olio combustibile, scarsamente efficienti e più inquinanti, presenti nell’insediamento di Ferrara ed in altri siti italiani. Il nuovo impianto consentirà l’abbattimento delle emissioni di gas nocivi ed il miglioramento dell’efficienza energetica del sistema elettrico nazionale.

Nota per il Redattore:

Il Gruppo Banca europea per gli investimenti (BEI) è il gruppo bancario e finanziario dell’Unione europea. La BEI, creata con il Trattato di Roma nel 1957, finanzia progetti appartenenti a tutti i settori economici nei 27 Paesi membri ed in tutti gli altri Paesi che hanno firmato accordi di cooperazione con l’Unione europea.

Nel 2006, la BEI ha accordato finanziamenti per un importo totale pari a 45,8 miliardi di euro, finalizzati a progetti che sostengono gli obiettivi dell’Unione europea. I prestiti diretti agli Stati membri dell’UE hanno raggiunto 39,8 miliardi di euro (l’87% delle attività della Banca), mentre quelli all’Italia 5,2 miliardi di euro (il 13% del totale delle attività nei Paesi membri dell’Unione europea).